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Natale 2020: scegliamo regali sostenibili e Made in Italy

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Tempo di lettura 6 minuti

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Il Natale è alle porte e quest’anno sarà un Natale certamente diverso da quelli precedenti. Rimangono infatti ancora molte incognite sulle festività in arrivo riguardo il numero di invitati e la possibilità di spostarsi per ricongiungersi ai propri cari. Nonostante ciò, è già partita la corsa ai regali e molti stanno approfittando delle offerte previste per la giornata di oggi, il Black Friday. Ribattezzato da alcuni come “giornata mondiale del consumismo”, permette ai cittadini di tutto il mondo di comprare beni a prezzi stracciati, senza tenere conto che una giornata del genere è tutt’altro che da celebrare, viste le devastanti conseguenze che il consumismo provoca sugli equilibri della Terra. Il Natale però, è e può restare una festa da celebrare, se solo si adottano alcuni accorgimenti che lo rendano sostenibile dal punto di vista ambientale. Regali ecosostenibili, menù biologico, libri sull’ambiente: ecco una lista di cose che tutti noi potremmo fare durante queste vacanze nel rispetto del pianeta che ci ospita.

regali ecosostenibili

1. Regali ecosostenibili: locale e Made in Italy

Iniziamo dalla scelta dei regali. Esistono criteri molto semplici per scegliere in maniera ecosostenibile e far sì che i nostri amici o familiari siano comunque felici del dono ricevuto. La cosa più semplice da fare è rivolgersi ai negozi locali, evitando i grossi marchi gestiti da multinazionali. Quest’anno più che mai, abbiamo delle valide giustificazioni per sostenere l’economia locale, messa a dura prova dalla pandemia. Stanno infatti circolando sui social numerosi appelli dei cittadini italiani per spronare i propri conoscenti ad evitare Amazon. Il 2020 ci offre un’occasione perfetta per valorizzare il Made in Italy, e in particolare tutte quelle aziende italiane che operano per un’attenta ricerca delle materie prime.

Per chi volesse regalare scarpe, vestiti o borse, ricordiamo che il settore della moda è uno dei più inquinanti al mondo: i vestiti di bassa qualità che compriamo per pochi euro hanno una vita molto breve nei nostri armadi, ma diventano un rifiuto a lungo termine per la Terra e per i suoi abitanti futuri. Inoltre, il prezzo troppo basso ci segnala possibili anomalie nella catena produttiva, con il probabile sfruttamento dei lavoratori. Non ci stancheremo mai di ripetere che sostenibilità significa allo stesso tempo rispetto per la natura e per i lavoratori lungo tutta la filiera. Esistono innumerevoli brand italiani che sono nati all’insegna di questi principi. Nella nostra sezione Vivere Green potrete trovare alcuni spunti utili, come la recente intervista all’azienda calzaturiera Ragioniamo con i Piedi. Oppure la bellissima cassa Vaia, nata dal legno degli alberi caduti durante la tempesta del 2018 nelle Dolomiti.

Leggi il nostro articolo: “Vaia: dalla strage di alberi alla cassa che rigenera la foresta”

Fai-da-te, riciclo e…attenti al packaging!

Quando compriamo qualcosa facciamo sempre attenzione al tipo di packaging scelto dell’azienda. Nel settore della cosmetica molti marchi stanno convertendo i propri imballaggi di plastica verso soluzioni più sostenibili. Per esempio, sempre più persone stanno sostituendo i detergenti in bottiglia con shampoo e bagno schiuma solidi. A questo proposito vogliamo ricordare che il regalo non deve essere per forza comprato: sono ormai di moda i regali fatti a mano, a partire dai saponi prodotti in casa. Oppure cornici con elementi naturali, barattoli da confetture, sciarpe e cappelli fatti ai ferri. Seguendo semplici tutorial su Internet, numerosi giovani stanno riscoprendo il gusto di creare regali fai-da-te. Inoltre, ben venga il riciclo: possiamo mettere in circolo dei beni di cui noi non facciamo più uso, se sono ancora in buono stato.

2. Regali ecosostenibili: un libro sull’ambiente

Per quanto riguarda il riciclo, un regalo veramente utile per l’ambiente e per tutti noi potrebbe essere un libro che riguarda il cambiamento climatico e che abbiamo nella nostra libreria. Per chi non riesce a rinunciare al gusto di comprare qualcosa di nuovo nei negozi, un libro rimane comunque un’ottima idea. L’anno scorso “Fridays For Future” aveva invitato le librerie e le biblioteche ad “inserire all’ingresso dei loro locali una bacheca o scaffale dedicato a libri, di generi diversi e per grandi e piccoli, sulla crisi climatica e sull’ambiente, da ora fino a poco prima di natale”. Nel 2020 quest’appello diventa ancora più importante, dato che l’attenzione sulla crisi climatica si è notevolmente abbassata a causa della pandemia. Se siete alla ricerca del titolo perfetto, ricordiamo che nel nostro blog c’è una sezione apposita in cui consigliamo libri sull’ambiente e sulla sostenibilità.

Leggi anche: “20 libri sull’ambiente per bambini e ragazzi”

3. Relazioni: sfruttiamo il Natale per contagiare chi ci circonda

Regalare un libro sul cambiamento climatico persegue il semplice obiettivo di aumentare la sensibilità ecologica di chi ci circonda. Infatti, è ormai noto che i principali ostacoli alla lotta al cambiamento climatico sono l’ignoranza, le fake news e l’indifferenza. Le vacanze natalizie sono un’occasione perfetta per coinvolgere i nostri parenti, i nostri amici e i colleghi. A tal fine, suggeriamo di evitare i moralismi e le prese di posizione troppo rigide. Il trucco migliore per contagiare è raccontare la propria esperienza: perché ci sta così a cuore questo problema e cosa stiamo facendo per contribuire a rendere il pianeta più sostenibile. Cerchiamo di appassionare le persone che amiamo, senza essere troppo pesanti, noiosi e soprattutto senza giudicare.

4. Cibo: scegliamo bene cosa mangiare a Natale

Un’altra scelta importante che possiamo compiere durante le feste riguarda il menù. Non sappiamo ancora se e come ci sarà permesso festeggiare il Natale, ma di certo non mancherà la voglia di ricreare l’atmosfera natalizia, anche solo fra pochi intimi. E allora rivolgiamo un consiglio a tutte le cuoche e i cuochi che stanno pensando alla cena della Vigilia o al pranzo di Natale. Come più volte evidenziato da questo blog, il cibo rappresenta un enorme fetta delle emissioni globali: il sistema agroalimentare inquina in ogni singola fase del processo, dai pesticidi nei campi ai sistemi di stoccaggio e imballaggio, dalla rete dei trasporti che transitano il cibo da ogni parte del mondo, fino agli sprechi alimentari.

Soprattutto, il settore dell’allevamento, e quindi della carne, incide enormemente sul cambiamento climatico. Per questo, la prima scelta che possiamo fare durante le feste riguarda il cibo che compriamo e mettiamo sulle nostre tavole. Possiamo prediligere prodotti biologici, senza farci ingannare dal prezzo lievemente maggiore, perché siamo ormai consapevoli che un prezzo giusto debba considerare il rispetto del pianeta e delle persone che hanno lavorato per far sì che quel prodotto arrivi nelle nostre mani. Possiamo inoltre raffinare la nostra ricerca, scegliendo produttori biologici e locali, con cui magari abbiamo un rapporto di fiducia e che possano garantire la sostenibilità dei propri prodotti.

Leggi il nostro articolo: “Perchè il cibo biologico è più caro del cibo convenzionale”

…alcuni accorgimenti sulla carne

Infine, possiamo fare dei piccoli accorgimenti al menù, evitando che la carne sia la portata principale. E se proprio non possiamo fare a meno della carne per il ripieno dei cappelletti o per i secondi, possiamo comunque verificare che la carne scelta non provenga da allevamenti intensivi. Ricordiamo infatti che negli allevamenti intensivi lo scopo principale è produrre quanto più prodotto nel minor tempo possibile. Questo avviene attraverso l’uso di antibiotici e ormoni, con enormi conseguenze sulla nostra salute (resistenza agli antibiotici tradizionali) e sull’ambiente (inquinamento delle falde acquifere). Una scelta accurata del menù ci aiuterà quindi ad abbassare notevolmente l’impronta ecologica del nostro Natale.

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Leggi il nostro articolo: “Possiamo salvare il mondo prima di cena. Perchè il clima siamo noi”. Il caso letterario dell’anno

5. Viaggi: privilegiamo la natura

Per ultimo, le vacanze offriranno l’occasione di effettuare spostamenti o escursioni, seppur fortemente limitate dalle restrizioni anti-contagio. L’estate 2020 ci ha dimostrato che un altro tipo di turismo – più locale, più etico, più sostenibile – è possibile. L’Italia è piena di musei a cielo aperto, con una vasta scelta di sentieri, borghi, paesaggi. Le vacanze in arrivo saranno dunque un ulteriore occasione per esplorare il territorio che ci circonda, nel massimo rispetto delle norme indicate dal governo. Soprattutto nella situazione particolare che stiamo vivendo, il contatto con la natura rimane il modo più facile e primitivo per avere consapevolezza della ricchezza che abbiamo intorno e che potremmo perdere.

Leggi il nostro articolo: “Ridurre la plastica in viaggio. Ecco come fare”

Un Natale fatto di regali ecosostenibili

In definitiva, esistono numerose scelte che possiamo compiere nelle prossime settimane in nome della sostenibilità. Questo Natale sarà diverso da tutti gli altri, sotto innumerevoli aspetti. Dovremo rinunciare a grandi cenoni e a viaggi di lunga distanza, ma è possibile ricreare l’atmosfera natalizia seguendo principi ecosostenibili. Il Black Friday non è la nostra unica opzione. Al contrario, da qualche anno è partita una bellissima campagna che invita a modificare il nome di questa giornata in “Green Friday”: un’occasione per diffondere consapevolezza sulle conseguenze del consumismo e sulla promozione di valori alternativi. Scegliere regali sostenibili – fatti in casa, riciclati, comprati in aziende virtuose – è il primo passo che possiamo compiere. Da oggi al 25 dicembre, possiamo compiere piccole ma fondamentali scelte che contribuiscano al nostro bene, a quello della nostra comunità e del pianeta.  

Leggi il nostro articolo: “Frutta e verdura di stagione per il mese di dicembre”

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di Federica Bilancioni
Nov 27, 2020
Nata nel 1994 a Fano, si laurea in Storia all’Università di Bologna. Decide poi di iscriversi alla magistrale Global Cultures ed è grazie ad una materia specifica di questa magistrale che si appassiona alla tematica ambientale. Dal 2017 infatti, Federica fa ricerca sul cambiamento climatico e lo sviluppo sostenibile. Dopo l’Erasmus a Lund (Svezia), la sua vita si orienta ancora di più in questa direzione, organizzando conferenze e dibattiti sulle tematiche ecologiche. Nel 2019 si iscrive al Master di I livello Comparative Law Economics and Finance presso l’International University College di Torino. Negli anni universitari collabora con Limes Club Bologna e scrive articoli per limesonline e Affari Internazionali. Attualmente insegna lettere e collabora con L’Ecopost per aumentare la copertura di stampa sulla crisi ecologica e diffondere buone pratiche per mitigarla.

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