Buone notizie per l’ambiente: la filiera di carta e cartone si sta avviando sempre più verso la sostenibilità grazie agli investimenti attuati per migliorare le performance di riciclo. Già da diverso tempo l’industria cartiera si è posta come modello di economia circolare, riuscendo a sopperire alla scarsità di materia prima vergine puntando sullo sviluppo della raccolta urbana di carta e cartone. In questo modo viene posta l’attenzione sul mantenimento e la salute delle foreste, fonte naturale indispensabile per la produzione di carta e cartone.
Una consapevolezza, quella di sfruttare risorse limitate nel tempo, che ha indotto a riflettere sulla possibilità di riutilizzare manufatti già presenti sul mercato, giunti ormai al termine della loro vita, per realizzarne di nuovi con un aspetto simile a come si presentavano in precedenza. È quanto avviene con la carta da macero, che dopo essere stata sottoposta a specifici trattamenti, viene reimmessa in commercio sotto forma di fogli d’ufficio, imballaggi e giornali.
Processi produttivi sostenibili
Il concetto di sostenibilità nell’industria della carta è espresso nell’impiego di energie rinnovabili in fase di produzione, e nella gestione delle risorse sfruttate. Un’attenzione che si concretizza già nei riguardi del legname: sono infatti numerose le foreste sostenibili nate per ricavare la materia prima necessaria, create per contrastare il fenomeno della deforestazione. Spesso il legname raccolto per realizzare carta e cartone non si ottiene attraverso l’abbattimento degli alberi, ma tramite lo sfoltimento delle loro chiome. La carta proveniente da queste realtà è riconoscibile tramite le certificazioni, che vanno a contrassegnare il prodotto ultimato.
Nella fase di produzione vera e propria, la filiera della carta si è evoluta notevolmente, arrivando a utilizzare 24 metri cubi di acqua per produrre una tonnellata di carta, contro i cento che servivano in passato. Il 90% dell’acqua impiegata è inoltre di riciclo: in questo modo si ottimizza la risorsa e si evitano gli sprechi. Per quanto riguarda il consumo di energia, l’industria sta puntando sulle fonti rinnovabili, provenienti dal
sole e dal vento. Un settore, dunque, che si serve di tecnologie ed energie pulite, capace di impattare il meno possibile sul Pianeta.
L’introduzione di nuovi materiali
Per tutelare ulteriormente l’ambiente, l’industria cartiera sta portando avanti ricerche su nuovi materiali, ingegnandosi su possibili soluzioni per progettare e realizzare prodotti sostenibili e innovativi, facili da
raccogliere e da riciclare. Uno di questi è la nanocellulosa, che oltre a essere dotata di bassa densità e grande resistenza, è biodegradabile e compostabile. Utilizzandola come additivo nella fabbricazione della carta, quest’ultima acquisirebbe nuove proprietà, e diventerebbe più leggera. “Rifiuti” ricchi di cellulosa che possono essere sfruttati per la produzione di carta e cartone sono le alghe che si accumulano sulle spiagge, dalle quali è possibile ricavare carta di buona qualità.
Anche i residui dell’agricoltura, come bucce d’arancia, noccioli d’olive, gusci di mandorle e noci, stanno suscitando l’interesse delle imprese, in quanto rappresentano una fonte di fibre promettente per la linea di
produzione della carta.
La sostenibilità passa anche dal cittadino
Nel settore della carta, per alimentare e valorizzare un’economia sostenibile a livello ambientale, serve anche riciclare carta e cartone seguendo precise regole. Attuare una raccolta differenziata efficace è un dovere dei cittadini, indispensabile per re-immettere nel processo produttivo i materiali cartacei di scarto.
Prima di tutto, carta e cartone devono essere depositati in appositi contenitori, suddividendoli così dalle altre tipologie di rifiuti. Non tutte le carte possono essere inserite al loro interno: gli imballaggi con residui di cibo, come i cartoni della pizza, non possono essere riciclati in quanto contaminati. In questi casi, o qualora non si possa riciclare ulteriormente il materiale, è importante effettuare lo smaltimento carta e cartone in maniera corretta: gli scontrini, fatti con carte termiche, e la carta sporca di sostanze velenose come vernici o solventi, possono creare problematiche in fase di riciclo, pertanto vanno collocati nell’indifferenziata. È fondamentale, prima di destinare la carta alla raccolta differenziata, rimuovere materiali non cellulosici come punti metallici o nastri adesivi.
Oltre a stare attenti durante la raccolta differenziata, si può dare una mano all’ambiente pensando a metodi alternativi per sfruttare la carta: i quotidiani, avendo un’alta capacità assorbente, possono essere destinati alla pulizia delle superfici al posto dei classici panni, o per imballare gli oggetti durante i traslochi, proteggendoli dagli urti.
Lo spreco della carta si può evitare anche attraverso alcune azioni quotidiane, una su tutte l’acquisto di carta riciclata, una forma di risparmio oltre che un modo per ridurre gli sprechi. Invece di comprare fazzoletti di carta usa e getta, si possono preferire quelli in stoffa, lavabili e riutilizzabili e quindi convenienti dal punto di vista ecologico. Lo stesso discorso vale quando si compiono gesti automatici come asciugarsi le mani nei bagni pubblici: invece di utilizzare troppe salviette, meglio scrollare via tutta l’acqua e impiegare più volte la stessa per assorbirla.
Infine, quando si ha la necessità di stampare dei documenti, farlo sempre su fronte/retro e impaginare il file in modo tale da sfruttare quanto più spazio possibile. La regola di utilizzare i fogli su entrambi i lati vale
anche quando si scrive manualmente.