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Dove comprare frutta e verdura di stagione

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A chi non piacerebbe avere un orto dove fare la propria spesa di verdura oppure un albero da cui cogliere i frutti. Purtroppo però questo richiede, oltre alla disponibilità di un terreno, tanto tempo da dedicarvi. Non ci si improvvisa agricoltori. Serve conoscenza, esperienza e tanta buona volontà. Tuttavia oggi. grazie agli agricoltori digitali e agli stand di aziende agricole a chilometro zero sparse per i vari mercati cittadini, è possibile avere costantemente sulla propria tavola frutta e verdura di stagione di certa provenienza e senza additivi di alcun genere con facilità.

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Sono tante infatti le aziende agricole che mettono a disposizione il proprio terreno e la propria conoscenza per fornire ai propri clienti materie prima di eccelsa qualità e di sicura salubrità.

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Gli stand con frutta e verdura di stagione

Pomodori e zucchine d’inverno che non sanno di niente? No, grazie. Per chiunque voglia adottare uno stile di vita sostenibile la stagionalità degli alimenti è, quasi, un comandamento. Soprattutto oggi che, recandosi in qualsivoglia piazza del paese, è molto facile trovare gli stand di agricoltori che coltivano, e vendono, solo frutta e verdura di stagione. A

lcuni di questi sono indipendenti mentre altri fanno parte di un’iniziativa della Coldiretti che riunisce le aziende agricole che ne fanno richiesta sotto il logo di “Campagna Amica”. Sono 374 i mercati a km zero già operanti nella penisola. A questo servizio l’organizzazione aggiunge anche quello dei gruppi di acquisto solidali oltre alla coltivazione di orti urbani sparsi per il paese.

Sul loro sito web è possibile individuare anche una lista di fattorie, agriturismi e ristoranti certificati. Il criterio primario per essere inclusi in questo progetto è quello di coltivare i propri prodotti in maniera naturale. Nei suddetti mercati sono inoltre presenti anche bancarelle che si occupano di vendita di uova, formaggi e carni, ovviamente sempre a km zero. Un’alternativa decisamente più sostenibile rispetto all’acquisto nei vari supermercati.

Qualora non sia presente un mercato di “Campagna Amica” nella vostra città è ormai molto facile trovare stand o negozietti, magari a conduzione familiare, che hanno scelto la strada del prodotto locale e biologico. Basta informarsi un po’.

I vantaggi del rapporto diretto con l’agricoltore

Il rapporto diretto con l’agricoltore offre sempre ottimi spunti in ambito culinario. La conoscenza che ti possono trasmettere, figlia di anni di lavoro sul campo, è inoltre un altro fattore che fa pendere la bilancia dalla loro parte. Ad esempio, sapevate che le fragole con la punta bianca sono state verosimilmente “colorate” affinché potessero sembrare mature prima del tempo? Sì, quelle che lasciano tracce di rosso ovunque le appoggiate. Il contadino di fiducia lo sa. Quelle coltivate in maniera naturale iniziano a prendere colore proprio dalla punta e una volta immagazzinata questa informazione non vi farete più fregare. Il vostro palato e la vostra salute vi ringrazierà.

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Altro vantaggio. La frutta e verdura di stagione è molto più saporita e spesso costa anche meno. E poi, per tornare ai pomodori e alle zucchine, se non provate l’emozione di rimangiare queste prelibatezze dopo mesi di trepidante attesa, forse non potete dire di sapere con certezza cosa significhi la parola felicità.

Frutta e verdura di stagione direttamente a casa tua: gli “agricoltori digitali”

La tecnologia e lo sviluppo digitale hanno portato grande innovazione in tanti campi, compreso quello ortofrutticolo. Oltre agli orti urbani e ad altri progetti in cui chiunque può affittare un pezzetto di terra per poi lavorarselo a piacimento, si stanno espandendo anche una pratica che possiamo definire “adozione degli orti”. Tra le realtà in maggiore espansione per l’adozione di un orto vi segnaliamo Ortiamo e YouFarmer.

La prima nasce a Cagli, in provincia di Pesaro, e può contare su un buon numero di aziende agricole affiliate. Ad oggi sono 13 gli agricoltori digitali coinvolti nel progetto, principalmente sparsi per Marche ed Emilia Romagna ma ci sono aziende affiliate anche a Roma. E la quantità di ortisti che vogliono godere dei loro servizi aumenta di stagione in stagione.

YouFarmer, invece, può contare al momento sul partenariato di 6 aziende agricole ed è presente anche a Roma. Entrambe le piattaforme fungono da ponte tra consumatori e fattori, responsabili di offrire solo prodotti stagionali rispettando i tempi della natura.

Verdura ma non solo

Nonostante l’adozione di orti “classici” vada per la maggiore, non sono solo le verdure ad essere coinvolte in questi nuovi processi. All’interno di questi siti, nella scelta del proprio piano, è infatti possibile adottare anche galline, e di conseguenza ricevere le loro uova. Per chi volesse invece adottare un albero da frutto, basta passare dagli agricoltori digitali di Biorfarm. Una piattaforma nata con lo stesso scopo e gli stessi valori ma con un’unica differenza: tramite il loro sito si può infatti adottare un albero da frutto invece di un appezzamento di terra. Biorfarm al momento può contare su 9 aziende agricole sparse per tutta Italia, ma i suoi numeri sono destinati a crescere di pari passo con l’aumento della richiesta di prodotti biologici e salutari.

Come diventare clienti degli agricoltori digitali

Per ognuna di queste alternative è possibile completare una procedura online in cui è possibile decidere il tipo di ortaggi da coltivare, la grandezza del pezzo di terra che si vuole affittare e altri dettagli relativi alla consegna, o al ritiro, dei prodotti. Il prezzo cambierà a seconda di queste variabili e viene corrisposto tramite canone mensile.

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Per chi volesse invece avvicinarsi al mondo dell’agricoltura ma non dispone di un terreno per farlo, Ortiamo offre addirittura la possibilità di contribuire alla coltivazione del proprio orto. Contribuendo con una parte di forza lavoro il prezzo si abbasserà e si potrà godere di un’ottima possibilità per imparare qualcosa sull’arte dell’agricoltura e, perché no, passare qualche pomeriggio all’aria aperta e a pieno contatto con la natura.

Una filiera più corta

Normalmente quando si compra frutta o verdura nei supermercati questa è già passata tra le mani di diversi attori della filiera. Questo rende necessario, molto spesso, l’utilizzo di additivi per far conservare i prodotti più a lungo. A rimetterci sono dunque la freschezza, le proprietà organolettiche dei prodotti ed ovviamente le falde acquifere, che si impregnano delle sostanze sopra citate.

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Va anche aggiunto che negli svariati passaggi della filiera agroalimentare circa 1/3 dei prodotti non vengono venduti, e quindi spesso sprecati, perché non in linea con gli standard estetici dei supermercati. Attraverso la scelta di acquistare solamente negli stand a km zero o tramite l’adozione di un orto si scongiurano dunque diverse problematiche relative alla qualità dei prodotti, all’incertezza della loro provenienza ed allo spreco. Per una scelta più gustosa ed ecologica, che rispetta i tempi della natura.

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di Luigi Cazzola
Apr 3, 2019
Nato nel 1991 a Fano, laureato in Lingue e Comunicazione. Marketer di professione e diverse esperienze all’estero alle spalle. Da ormai qualche anno ambientalista convinto, a Settembre 2018 arriva la svolta che stava aspettando. Viene selezionato per il “Corso di Giornalismo Ambientale Laura Conti”, dove può finalmente approfondire tematiche relative tanto al giornalismo quanto all’ambiente. Fermamente convinto che la lotta al cambiamento climatico sia la più importante battaglia della sua generazione, decide di mettere le competenze acquisite al servizio di tutti per accrescere la consapevolezza legata a questo tema e fornire consigli pratici per orientare le scelte dei singoli verso un approccio più green grazie ad un consumo più critico e consapevole. Per L’Ecopost si occupa di redazione di contenuti, sviluppo Front-End e comunicazione sui Social Media.

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