Nella Repubblica Democratica del Congo c’è un gruppo di rangers che mette a rischio la propria vita per la difesa del Virunga National Park, patrimonio mondiale dell’UNESCO. E’ uno dei luoghi più ricchi di biodiversità sulla Terra, dimora degli ultimi gorilla di montagna.
Petrolio, il nuovo pericolo
Sono numerose le guardie uccise nella guerra al bracconaggio, e sul Parco incombe l’ombra di un nuovo pericolo: il petrolio. Quando scoppia il conflitto armato le milizie ribelli finiscono sul libro paga della Soco International, la multinazionale inglese del greggio interessata all’oro nero del Virunga. L’obiettivo è frantumare, con le armi e la corruzione, la coraggiosa opposizione degli ambientalisti: Andrè, Rodrigues, Emmanuel, Mélanie, sono i protagonisti di “Virunga”, documentario diretto da Orlando von Eisiedel, e prodotto da Leonardo Di Caprio.
Al di là di tutto
Uscito nel 2014, il film fu acclamato dalla critica e candidato ai Premi Oscar 2015.
“Io ho accettato di fare del mio meglio, perché la natura sia salvaguardata, al di là di ogni pressione esterna. Al di là di ogni avidità. Al di là di tutto. Qualsiasi cosa possa accadermi, lo accetterò. Non sono speciale. Non possiamo essere deboli e dire: “Soco, continua pure”.
Sono le parole di Emmanuel de Merode, il capo guardiano che, due giorni dopo la première mondiale del film, è stato vittima di un agguato. Chi gli ha sparato non è riuscito a ucciderlo e la lotta per la difesa e la conservazione del Parco continua.