Il 2019 potrebbe essere l’anno del boom delle macchine elettriche. I modelli a disposizione dei potenziali acquirenti stanno aumentando di giorno in giorno ed entro la fine dell’anno tutte le principali case automobilistiche ne avranno immesso almeno uno sul mercato. I prezzi stanno diventando sempre più accessibili. Ed inoltre esistono ottimi incentivi messi a disposizione dei consumatori che decidono di fare questa scelta green. I vantaggi ambientali della mobilità elettrica sono talmente evidenti che non è necessario scendere troppo nel dettaglio. Basti dire che le emissioni generate dal settore dei trasporti sono più del 15% del totale a livello mondiale. Ciò che questo articolo si propone di fare è invece scoprire se esiste anche una convenienza economica.
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Quanto risparmia chi compra una macchina elettrica
Secondo il blog specializzato VaiElettrico, il primo in Italia a raccogliere le opinioni dei consumatori in questo settore, l’utilizzo di un’auto elettrica permette di risparmiare intorno ai 2.000 euro annui. Se si proietta questo risparmio in un arco di temporale di 10 anni, una durata di vita plausibile per una macchina, arriviamo a toccare un risparmio di circa 20.000 euro. Una cifra decisamente maggiore rispetto alla differenza di prezzo che troviamo oggi tra le macchine elettriche e quelle alimentate con carburanti tradizionali. Differenza di prezzo di listino che, va ammesso, ad oggi esiste ma che, sul lungo termine, è più che giustificata e che verrà comunque ridotta col tempo.
Come si genera questo risparmio
Il risultante risparmio di almeno 2.000 euro all’anno è calcolato su una percorrenza di 15.000 km. Ecco come si genera:
- Incentivo statale di almeno 4.000 euro, estendibile fino a 6.000 in caso di rottamazione di un vecchio veicolo, sul prezzo di listino.
- Esonero dal pagamento del bollo per i primi 5 anni
- Riduzione del costo del tagliando che può arrivare fino a 200 euro
- Riduzione del costo RCA fino al 50%
- Minor costo del carburante, specialmente se si ricarica l’auto in casa
Gli scooter elettrici: amici degli spostamenti in città
Un altro modo per ridurre il proprio impatto ambientale legato alla mobilità è l’acquisto di uno scooter elettrico. Allo stesso modo sono disponibili sul mercato anche biciclette elettriche, più che adatte a percorrere distanze anche discretamente lunghe. Queste due alternative sono sicuramente più economiche dell’auto e allo stesso modo convenienti da un punto di vista ambientale, oltre che ideali per l’utilizzo in città.
Un Lifan e3 ad esempio parte da un prezzo di 1.990 euro, a cui può essere applicato uno sconto di 600 euro per chi rottama il suo vecchio scooter, arrivando quindi a costare 1.390 euro. L’autonomia è di circa 60 km. Prezzi e durata della batteria sono simili anche per i modelli più economici di bici elettrica. Esistono, per chi se lo può permettere, anche alternative più costose e performanti.
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Quali critiche per le macchine elettriche
La prima domanda che viene fatta quando si parla di macchine elettriche è: “Ma poi come si ricarica?”. Se possiedi un garage o un vialetto in cui parcheggiare la macchina il problema è abbastanza relativo. È possibile, infatti, installare a prezzi contenuti un’apposita cassetta, e, stando alle dichiarazioni del Ministro Toninelli, dovrebbero presto essere disponibili incentivi anche per questo. Inutile dire che scegliere un fornitore di energia green abbassa ulteriormente l’impatto ambientale del veicolo. In alternativa, più diffuse nelle grandi città ma non solo, iniziano già a vedersi le prime colonnine pubbliche.
Altra critica che viene mossa è quella dello smaltimento delle batterie. Inoltre per produrle sono necessari processi e prodotti non propriamente eco-friendly. Considerando che lo stesso discorso, però, può essere fatto anche per i veicoli ad alimentazione “tradizionale” sembra un po’ di essere davanti alla storia del “bue che dice cornuto all’asino”. Inoltre in Italia è operativa “Cobat”, un’azienda specializzata nello smaltimento di rifiuti speciali e quindi anche di batterie.
Qualche problema in più potrebbe essere riscontrato per i viaggi lunghi, in quanto l’autonomia delle macchine elettriche difficilmente supera i 350/400 km. Sono tuttavia disponibili apposite App per il cellulare in cui vengono segnalati i punti di ricarica. Va inoltre precisato che per le tratte ad alto chilometraggio l’alternativa più ecologica sono sicuramente i trasporti pubblici su rotaia. Se inoltre si considera che in Italia circa l’80% degli spostamenti in macchina avvengono su distanze inferiori a 25 km, anche questa critica poggia su basi non proprio solide.
I principali modelli di macchine elettriche sul mercato
Le alternative più economiche sono sicuramente le “city car”. Tra queste la Smart ForTwo con un prezzo di listino di 24.748 euro a cui vanno tolti almeno 4.000 di incentivo, così come per tutti gli altri prezzi sotto elencati. Una ForFour costa appena 700 euro in più. A salire troviamo la Volkswagen E-up, il cui prezzo pieno è di 27.000 euro. Per chi avesse esigenza di avere macchine più spaziose ci sono la Peugeot 208 a a 32.000 euro o la Renault Zoe a 34.000.
Per una Mini elettrica occorre invece spendere 40.000 euro. Sulla stessa fascia di prezzo anche la Golf, la BMW i3 e la Kia Niro. Uno dei modelli elettrici più venduti su scala mondiale è, però, la Nissan Leaf, che parte da 36.700 euro. Più costosa la pioniera Tesla, da 59.600 euro. Un investimento in proporzione più alto rispetto alle sorelle a benzina ma che viene ammortizzato in pochi anni e che sul lungo termine, come già detto, genera addirittura risparmio. Per chi invece ha necessità di trovare prezzi più abbordabili sono già disponibili alcuni modelli usati.
Metano e GPL: quanto sono sostenibili?
Non è necessario soffermarsi troppo sull’insalubrità dell’utilizzo di macchine a Diesel e Benzina, che hanno sicuramente i giorni contati. Vogliamo tuttavia esporre i problemi relativi alle macchine a GPL e Metano, alternative percepite come sostenibili ma che, in realtà, non possono più essere considerati come tali. Se infatti è vero che questi veicoli inquinano meno, lo è altrettanto dire che lo fanno di più di quelli elettrici. Come si evince dal nome il GPL, o Gas Petrolifero Liquefatto, è un derivato del petrolio e, di conseguenza, crea problemi ambientali simili a quelli della benzina o del Diesel.
Il metano invece, spesso percepito come sostenibile, è un gas climalterante 25 volte più potente della CO2. Si dovrebbe aprire una parentesi sul BioMetano, generato dagli scarti delle filiere agricole e dai nostri rifiuti organici, ma la sua produzione difficilmente sarà finalizzata al mercato dei carburanti. O comunque non sarà in grado di coprirne tutta la domanda. Va inoltre fatto notare come anche il costo iniziale delle macchine con questo tipo di alimentazione sia più alto dei modelli a benzina: la differenza di prezzo coi modelli elettrici è quindi minore. Inoltre l’elettricità, in proporzione, costa meno di entrambi questi carburanti, fattore sicuramente da considerare quando si valuta quale sia l’opzione più economica.
Il futuro è fatto di macchine elettriche
Mentre in Italia lo sviluppo di questo mercato sta andando un po’ a rilento, in altri paesi si è già intrapresa la strada giusta. In Cina, ad esempio, si possono contare già più di 200 modelli di auto elettriche sul mercato con conseguente calo dei prezzi. Promettente anche la situazione tedesca, dove la Volkswagen ha dovuto chiudere le prenotazioni per la sua E-up a causa delle troppe richieste.
Risulta inoltre verosimile ipotizzare che il trend di diminuzione del prezzo che le batterie hanno subito negli ultimi anni continuerà a verificarsi, risultando quindi anche in un calo del costo dei veicoli. Sempre in Cina stiamo assistendo anche ad un’invasione di autobus elettrici. Stesso discorso per Santiago del Chile. Questo a conferma che a mancare non sono tanto i soldi, quanto il desiderio da parte delle istituzioni di attuare una transizione ecologica sempre più urgente e, sul lungo termine, inevitabile. Forse è il caso di iniziare sin da subito, per non ritrovarsi, come al solito, a dover rincorrere gli altri.