Il WWF è un’icona, se non l’icona per eccellenza, della difesa della natura. Ma questo non la rende infallibile. Spesso anche i migliori intenti possono provocare i risultati più imprevisti e indesiderati. Questo sembrerebbe essere il caso della collaborazione tra Jovanotti e il WWF in occasione del Jova Beach Party.
Il WWF Italia ha infatti deciso di fiancheggiare l’amatissimo artista italiano in questo tour estivo in alcune delle più belle spiagge italiane, con l’idea di sfruttare la popolarità del Jovanotti come strumento di sensibilizzazione e promozione di una cultura amica dell’ambiente. Scontato dunque che siano state prese tutte le precauzioni del caso per assicurare l’assenza di incidenza sull’ambiente costiero interessato, così come lascia intendere il WWF stesso che garantisce di avere chiesto “misure di tutela chiare e puntuali”.
Fratino: emblema di resistenza ostinata
A questo punto entra in gioco un altro protagonista: il fratino. Il fratino è più di un semplice uccello, il fratino è l’emblema di una natura agguerrita e intransigente, che non è disposta a rinunciare alla propria indole. La peculiarità di questo animale è infatti il luogo di nidificazione: le spiagge sabbiose, nelle quali depone, feconda e cova le proprie uova e accudisce i propri piccoli per le prime settimane, fino a quando non sono pronti a spiccare il volo.
Un fratino adulto assieme al suo piccolo appena nato – nei pressi di Fano (PU) Resti della schiusa di un fratino – nei pressi di Fano (PU) Un fratino nell’atto del covare, opportunamente segnalato – nei pressi di Fano (PU) Una coppia di fratini – nei pressi di Fano (PU)
Questo piccolo trampoliere non è raro da avvistare in Italia. Però il numero di esemplari svernanti è diminuito di circa la metà negli ultimi decenni. Il fratino è indice di una spiaggia e di un ambiente marino ben conservati e correttamente tutelati. Questo limicolo è anche al centro di campagne del WWF, come testimonia la Rete Fratino del WWF Italia nata lo scorso anno.
Le complicazioni: Ladispoli, Vasto, Lido degli Estensi
Già lo scorso dicembre 2018 è stata annullata una tappa del tour, quella di Ladispoli (Roma), a causa del passo indietro da parte delle associazioni ambientaliste della zona, dopo le criticità emerse. Cosa che non è andata giù a Cherubini, che non ha voluto risparmiarsi sui social media dando dei “leggeri” agli ambientalisti e dicendo che seguono “logiche misteriose”. Non proprio l’atteggiamento di chi è disposto a mettersi in secondo piano pur di rispettare l’ambiente.

Ma quello che fino a pochi giorni fa era un caso isolato, ora non lo è più. Anche le tappe di Vasto (Chieti) e di Lido degli Estensi (Ferrara) hanno rilevato e svelato delle problematiche di carattere ecologico. Infatti i lavori appena iniziati a Vasto mettono a repentaglio l’habitat e quindi la sopravvivenza e la riproduzione dei fratini nelle rispettive località. Lavori che tra l’altro non erano stati accordati con l’organizzazione del Jova Beach Party e che hanno così costretto il WWF ha presentare una diffida al Comune di Vasto.
Similare la situazione in provincia di Ferrara, come ricordato dall’Associazione Naturalisti Ferraresi, che nel recente numero di giugno di Natura e Società della Federazione Nazionale Pro Natura ha elencato i numerosi punti che portano alla necessaria opposizione all’evento.
Ne vale veramente la pena?
Il fatto è che tra tutti gli ecosistemi intaccati dall’uomo, le spiagge sono di gran lunga quello più snaturato e antropizzato. La domanda che ne consegue è quanto sensata sia realmente questa operazione di marketing che altro non fa che adibire zone protette e dal fragile equilibrio a location per eventi di massa (a pagamento) con musica ad altissimo volume per un’intera giornata (più precedenti e successivi lavori).
Quali si prevedono essere i risultati effettivi in termini di consapevolezza ambientale e di cambiamenti di stile di vita nel maggiore rispetto dell’ambiente? Difficile a dirsi, ma è immaginabile che il rischio non valga la candela. Non si può fare marketing sulla pelle di fratini e tartarughe o della natura in generale.
Inoltre, l’obiettivo di sensibilizzazione sembra essere legato più all’evento stesso che non a una campagna di ampia portata e dagli effetti duraturi, basti guardare il video di presentazione del Jova Beach Party estate 2019 (che già dal nome non ha nulla che richiami la salvaguardia dell’ambiente) ad opera di Jovanotti stesso.
Come ricordano gli ambientalisti ferraresi: i premi e i riconoscimenti delle aree protette non sono estemporanei, ma vanno (ri)guadagnati giorno dopo giorno. L’era del compromesso a discapito della natura deve giungere al termine.