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Turismo responsabile: i migliori siti per prenotare la tua vacanza green

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Quale migliore occasione di quest’anno per abbinare la propria vacanza italiana a un alloggio ecosostenibile? Quello dei turismo responsabile e sostenibile è un settore in netta crescita nel nostro paese ed alcuni dati ce lo di mostrano. Secondo il rapporto “Sustainable Travel Report 2019” di Booking.com ben il 73% degli italiani vorrebbe provare una di queste strutture. Approfondiamo allora il tema elencando alcuni dei siti che offrono questo tipo di soggiorni.

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turismo responsabile

L’ospitalità green di Ecobnb

Uno dei siti con la più vasta offerta di alloggi ecosostenibili in Italia è Ecobnb. Una piattaforma online dal 2013, inizialmente sotto il nome di ViaggiVerdi, grazie ad un intuizione di Simone Riccardi che, grazie ad un bando della regione Trentino e all’aiuto di Silvia Ombellini, è riuscito a creare una realtà comprendente oltre 3.000 ospitalità ecosostenibili in Europa. Il tutto a portata di click.

Per meglio capire quali siano i requisiti e le idee che stanno alla base del turismo responsabile di Ecobnb, abbiamo intervistato Silvia, Content manager e Ux designer della piattaforma.

Intervista a Silvia, fondatrice di Ecobnb

Secondo voi, oggi, cosa vuol dire fare turismo sostenibile?


“Viaggiare tenendo in considerazione i 3 pilastri della sostenibilità: ambientale, sociale, economica. Dalla scelta della destinazione, al mezzo di trasporto utilizzato, dalla scelta della struttura ricettiva in cui soggiornare, fino agli acquisti durante il viaggio… le nostre scelte possono fare la differenza per ridurre le emissioni di CO2 e proteggere la natura, arricchire i luoghi che visitiamo e le economie locali. In questo articolo abbiamo raccolto 40 suggerimenti per fare turismo sostenibile”.

Cosa significa promuovere un alloggio sostenibile?

Penso che per promuovere una struttura ricettiva eco-sostenibile sia indispensabile:

  • Creare consapevolezza: far conoscere alle persone i problemi legati alle emissioni di carbonio e ai cambiamenti climatici, creare consapevolezza su quanto ogni piccola azione quotidiana, anche in vacanza, possa fare la differenza. 
  • Comunicare in modo trasparente: far conoscere in modo chiaro, semplice e immediato quali sono le scelte di sostenibilità adottate dalla struttura ricettiva e perché sono importanti. Allo stesso tempo essere molto trasparente sull’esperienza proposta dalla struttura ricettiva, su quello che il viaggiatore può aspettarsi.
  • Far conoscere i vantaggi per il pianeta: scegliendo di prenotare una struttura ricettiva eco-sostenibile rispetto ad una struttura tradizionale si risparmia acqua, si riducono le emissioni di CO2, ma soprattutto si promuovono realtà virtuose che hanno investito nella sostenibilità (energia pulita, bioarchitettura, ecc.), che rappresentano il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo.

Come si posiziona il mercato del turismo responsabile italiano in Europa e nel mondo?

Ecobnb raccoglie circa 3 mila ospitalità eco-sostenibili in tutto il mondo. Di queste 1.500 sono in Italia.  Nel nostro paese ci sono realtà incredibilmente virtuose e attente al tema della sostenibilità.

Come siete riusciti a realizzare questa cosa?

L’idea è partita da Simone Riccardi più di 7 anni fa, quando il tema dell’ospitalità sostenibile non era ancora così diffusa, ed inizialmente si chiamava “ViaggiVerdi”. Il progetto è nato da un’esigenza concreta: quando viaggiavamo per lavoro o per vacanza volevamo incontrare persone che la pensavano come noi, che fossero attente alla sostenibilità e che fossero impegnate a rendere il mondo un luogo migliore. Ci eravamo accorti che queste realtà esistevano ed erano meravigliose, ma erano difficili da trovare. Così è nata l’idea di sfruttare le enormi potenzialità che internet ci offre per creare un punto di incontro tra viaggiatori responsabili e strutture ricettive che stavano investendo in un futuro migliore.

La realizzazione del progetto è stata un’avventura che è partita nel 2013, quando ci siamo trasferiti per un anno in California con una borsa di studio Fulbright Best, e si è concretizzata in seguito grazie al progetto europeo “EcoDots” e alla creazione di numerose partnership importanti a scala europea, tra cui Perle Alpine, Dalmatia Green, Istria, ecc. Abbiamo ricevuto un importante finanziamento di Trentino Sviluppo con bando Seed Money e ci siamo trasferiti tra i boschi del Trentino dove l’azienda ha sede, anche se chi lavora con noi collabora da remoto, da diverse parti d’Italia e del mondo.

Oltre alla ricerca di un alloggio, avete introdotto o pensato di introdurre anche una parte relativa a esperienze eno-gastronomiche?

Qualche anno fa abbiamo sviluppato una sezione di Esperienze Green, dedicate ad un concorso “Per un mondo più verde“, che hanno avuto molto successo e puoi vedere in questa pagina. Non si tratta solo di esperienze enogastronomiche ma anche itinerari a piedi, in bici o a dorso d’asino, corsi di cucina naturale, sessioni di yoga o meditazione nella natura.. e molto altro. Questo progetto ci ha confermato quanta creatività e innovazione ci sia nelle proposte delle strutture ricettive di Ecobnb.

Pensate che gli ospiti che soggiornano presso le strutture di EcoBnB acquisiscano o migliorino i loro comportamenti pro-sostenibilità? Se sì, come?

Penso che la possibilità di cambiamento sia racchiusa nel confronto con chi ci ospita e nell’esperienza stessa. Quando siamo in viaggio siamo più aperti e ricettivi rispetto a quello che ci sta attorno, disponibili a cambiare le nostre abitudini. Se durante una settimana di vacanza vengo abituato a fare la raccolta differenziata, mangiare vegano o utilizzare prodotti naturali, è probabile che sarò incuriosito e disposto a rifare la stessa esperienza tornato a casa. Chi viaggia con Ecobnb è sensibile al tema della sostenibilità, o semplicemente curioso di scoprire nuovi modi di viaggiare. Quando fa’ un’esperienza di viaggio green quasi sempre rimane piacevolmente colpito e vuole ripetere l’esperienza in futuro.

Sappiamo che chi viaggia con Ecobnb, anche se non è particolarmente sensibile al tema della sostenibilità, è il più delle volte soddisfatto dell’esperienza fatta e disponibile a ripetere l’esperienza in futuro, prenotando nuovamente con noi.
In più, alcuni Ecobnb offrono la possibilità di fare vere e proprie esperienze dedicate alla sostenibilità: da corsi di cucina vegana, ai laboratori per creare saponi naturali, dalle esperienze yoga, fino ai workshop di riciclo creativo.

Per concludere, ci può indicare alcuni degli alloggi ecosostenibili più caratteristici tra quelli presenti sul vostro sito?

Ci sono così tante strutture ricettive insolite e sostenibili su Ecobnb, che è davvero difficile scegliere! Dieci Ecobnb particolari che amiamo e in cui ci piacerebbe andare un giorno in vacanza sono:

I requisiti per entrare a far parte della rete di Ecobnb

Per fare parte della rete di Ecobnb le strutture devono rispettare almeno cinque di queste caratteristiche:

1- cibo biologico o a km0

2- Bioarchitettura

3- Energia da fonti rinnovabili al 100%

4- Pannelli solari per l’acqua calda

5- Prodotti per la pulizia ecologici

6- Raccolta differenziata oltre l’80%

7- Raggiungibilità con mezzi pubblici

8- Lampadine a basso consumo

9- Riduttori di flusso per l’acqua

10- Recupero e riuso delle acque meteoriche

Fairbnb, la piattaforma cooperativa per un turismo responsabile gestito dalla comunità

Un’altra piattaforma nelle quale è possibile trovare una vasta offerta di alloggi ecosostenibili è Fairbnb.coop, nato nel 2016 come movimento con l’obiettivo di creare un’alternativa più equa rispetto alle piattaforme di home sharing esistenti. Partito inizialmente da Venezia, Amsterdam e Bologna, non ci è voluto molto prima che altri gruppi da tutta Europa aderissero al progetto. A fine 2018 è poi stata fondata una cooperativa come entità legale di supporto, cioè un’organizzazione aperta in cui, nel prossimo futuro, si accoglieranno tutti gli attori di questo ecosistema.

Come altre piattaforme, Fairbnb.coop applica una commissione agli ospiti che prenotano un alloggio. Questa è pari al 15%, di cui metà viene trattenuta per mantenere le proprie attività, mentre l’altra metà viene utilizzata per finanziare progetti della comunità locale. Così si offre sia ai proprietari di casa, sia agli ospiti l’opportunità di partecipare a un modello di turismo più equo.

Date le recenti circostanze, Fairbnb.coop ha messo la sua piattaforma al servizio delle comunità e organizzazioni sanitarie delle città in cui opera. Vale a dire che, prenotando ora un soggiorno sulla loro piattaforma, faremo sì che il 50% della commissione venga donata ai fondi per l’emergenza Coronavirus. Un’iniziativa rispettabile e che la dice lunga sullo spirito dei suoi fondatori.

Le altre alternative per un turismo responsabile: bed & breakfast, agriturismi e certificazioni per la sostenibilità

Nel caso in cui nessuna delle località che avete scelto per le vostre vacanze estive abbia delle strutture registrate su questi due siti, non demordete. Potete comunque trovare un alloggio che rispetti alcuni criteri di sostenibilità. Servirà solo una piccola di ricerca. Se si volesse optare per un alloggio più classico, anche Bed-and-breakfast.it tiene conto della sostenibilità ambientale: Il 98,5% dei B&B Italiani fa la raccolta differenziata e utilizza degli accorgimenti ecocompatibili come le lampadine a basso consumo (94,6%), i rubinetti rompigetto (50,8%), prodotti biodegradabili e biologici (39,2% e 33,7%), pannelli solari (31,2%) e poi, in percentuali minori: vernici ecologiche, detersivi alla spina, cancelleria e carta riciclata, auto e bici elettriche.

La stessa famiglia (Studio Scivoletto srl) gestisce anche Agriturismo.farm, in cui possono essere trovati alloggi già di per sé incentrati su vari aspetti ecologici. Qui troviamo agriturismi, masserie, casali e resort di campagna a prezzi vantaggiosi, perché non si applicano commissioni sulle prenotazioni. Attività naturalistiche come escursionismo, trekking, mountain bike, e rafting, ma anche lezioni per imparare a cucinare i piatti tipici e le attività artigianali locali, potenziano la conoscenza in tema di sostenibilità.

Infine, molte delle strutture presenti non solo in questi ultimi siti, posseggono una certificazione ambientale o un “ecolabel”, le quali vengono spesse segnalate sui siti. Alcune delle principali certificazioni sono Ecolabel Fiore Europeo, Aiab Agriturismo Bioecologico, Eco Bio Turismo ICEA, Steinbock Label, La Clef Verte, Eco- certification Malta, Audubon International, Bioshpere, Nordic Ecolabel or Swan e altre.

Il nostro consiglio

Scegliere un alloggio ecosostenibile per la propria vacanza è una scelta di cui non vi pentirete. Non solo ridurrete l’impatto ambientale del vostro viaggio, ma investirete i vostri soldi in un settore più etico, alimentandone quindi gli ingranaggi ed aiutandolo a guadagnare quote di mercato. Inoltre le strutture sono spesso immerse in dei contesti meravigliosi dal punto di vista naturalistico e sono in grado di arricchire la vostra conoscenza sul tema della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente.

Spesso i proprietari sono dei “nerd” dell’ambientalismo e saranno ben contenti di spiegarvi i motivi delle loro scelte ed anche qualche piccolo trucchetto da poter adottare anche al vostro ritorno a casa. Inoltre sono spesso a conoscenza di attività extra che, a loro volta, verranno svolte nel massimo del rispetto della natura possibile. Una scelta etica che, verosimilmente, finirà anche per arricchirvi di più. E allo stesso prezzo.

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di Carlo Piccillo
Giu 22, 2020

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