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Ridurre la plastica al supermercato. Ecco come fare

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La situazione sta sfuggendo di mano e ridurre la plastica al supermercato è ormai una decisione soltanto nostra. Immense quantità di imballaggi totalmente inutili inondano gli scaffali, viziandoci con servizi di cui non abbiamo bisogno. Secondo i dati del “Rapporto Coop 2019“, nel nostro Paese vengono ancora utilizzate 2 milioni di tonnellate di plastica per confezionare i cibi e le bevande che troviamo sugli scaffali.

Ecco come fare per ridurre l’acquisto di plastica, ma sopratutto per mandare un forte messaggio a chi, quella plastica, la produce.

  • Comprare alimenti sfusi, soprattutto frutta e verdura. Pesarli non costa niente se non trenta secondi in più per la spesa. Idem per pulirli e tagliarli a casa.
plastica supermercato
  • Quando possibile attaccare l’etichetta direttamente sui prodotti, per esempio la zucca o l’anguria delle quali di solito non si mangia la buccia. I sacchetti sono sì biodegradabili, ma il loro tempo di decomposizione è comunque abbastanza lungo e sono pur sempre prodotti usa e getta.
  • Per lo stesso motivo usare un solo sacchetto per diversi tipi di frutta, attaccandoci due etichette. Per esempio mettere le zucchine in un sacchetto senza chiuderlo, pesarle e attaccare l’etichetta sul sacchetto; poi prendere la melanzana, pesarla senza il sacchetto, metterla nel sacchetto delle zucchine e attaccarci la seconda l’etichetta. Quando è pieno, chiudere il sacchetto.
  • Usufruire dei negozi “alla spina”. Alcuni supermercati hanno gli appositi reparti. Si possono acquistare maggiori quantità di prodotto a minor prezzo e utilizzando meno sacchetti. Se i sacchetti presenti in questi reparti sono di plastica e non biodegradabili, cerchiamo di riutilizzarli oppure di usare quelli della frutta.
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Leggi anche: “Il primo supermercato plastic-free d’Italia apre in Val di Sole”.

  • Scegliere le uova nei contenitori di cartone e non quelli di plastica. (Un piccolo suggerimento: cercare le uova che come primo numero stampato hanno lo 0 o l’1, non 2 o 3. 0 e 1 significa che le galline sono state allevate a terra e all’aperto con spazi più ampi. Le uova saranno probabilmente anche più buone. Inoltre preferire la denominazione IT per ridurre l’inquinamento).
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  • Scegliere alimenti crudi, non precotti, che di solito sono venduti in quantità maggiori e, quindi, con meno imballaggi. Inoltre al chilo costano meno. Un esempio lampante sono pasta e cereali (farro, orzo, mais) e legumi (fagioli, ceci, lenticchie)
  • Per lo stesso motivo, comprare ingredienti il più possibile naturali, non lavorati né già assemblati tra loro. Insomma, evitare i piatti pronti e, quindi, imballati.
  • In generale, scegliere di comprare i prodotti con meno imballaggio possibile.
  • Ricordati di portare le tue personali shopping bag, meglio se di stoffa.
  • Per ridurre l’acquisto di plastica al supermercato, infine, evitare il più possibile il supermercato. I piccoli rivenditori come macellai, panettieri, pescherie, fruttivendoli, usano meno imballaggi oltre il fatto che i loro prodotti sono di qualità maggiore.

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di Iris Andreoni
Feb 25, 2019
Nata a Milano nel 1991 ma bergamasca di adozione, è tornata nella sua città natale per conseguire la laurea specialistica in Lettere Moderne, un corso di studi che ha cambiato la sua vita e il suo punto di vista sul mondo. Ha infatti imparato ad approfondire e affrontare criticamente argomenti di varia natura e dare in questo modo priorità a ciò che nella vita è davvero importante. Il rispetto per l’ambiente è una di queste cose e, grazie ad alcuni libri e documentari, ma anche dopo due viaggi in Asia, Iris si interessa in modo particolare a questo ambito. Durante l’università scrive recensioni e interviste sul blog letterario Viaggio nello Scriptorium e, terminati gli studi, si appassiona al mondo del giornalismo, decidendo di sfruttare il grande potere della scrittura per comunicare al mondo i suoi interessi e le notizie più importanti. Collabora come redattrice con il giornale Bergamo Post e ha poi l’onore di frequentare il Corso di Giornalismo Ambientale Laura Conti organizzato da Legambiente. Qui conosce altri aspiranti giornalisti e insieme decidono di dare il loro contributo per informare l’Italia riguardo all’emergenza ambientale cui stiamo assistendo e di cui non molti sembrano essersi accorti. Per l’Ecopost Iris si occupa della redazione di contenuti e comunicazione sui Social Media.

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