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Stati Generali 2020: le proteste dei movimenti ambientalisti

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Le proteste ambientaliste di tutto il mondo che stavano caratterizzando l’ultimo periodo pre-CoronaVirus sono ripartite. Da Fridays For Future a Extinction Rebellion, fino ad arrivare agli Stati Generali della Green Economy organizzati dai Verdi italiani. Come sono ripartiti i movimenti ambientalisti? E cosa stanno facendo per stimolare una ripresa economica green? Scopriamolo insieme.

stati generali

Firdays For Future in protesta davanti agli Stati Generali

Sono finiti giusto ieri gli Stati Generali dell’Economia. Un’iniziativa del governo italiano atta a decidere come gestire i fondi europei del Recovery Fund. Sebbene l’Unione Europea sia stata abbastanza chiara sulle modalità di utilizzo di quel denaro, da intendersi come finanziamento utile a gestire la conversione ecologica del paese, non si sa ancora quali saranno le decisioni finali. Già vi abbiamo parlato del Piano Colao, un documento richiesto dal Governo Italiano per valutare le possibili modalità di ripresa economica del paese, ma le critiche dei movimenti ambientalisti sono già partite.

Al momento non è dato sapere se e quanto il Governo punterà sulla Green Economy. Ciò che è certo è che alla riunione di questi giorni ci sarà qualcuno che proverà il furbo, tentando di appropriarsi di una parte di quei soldi per sostenere le proprie attività economiche che poco hanno a che fare con la conversione ambientale necessaria. Così come sono state già troppe le volte in cui siamo rimasti delusi dai provvedimenti troppo deboli presi dalle varie maggioranze in questo ambito.

Dunque, per non sbagliare, i ragazzi di Fridays For Future Roma hanno organizzato una manifestazione di fronte a Villa Pamphili per chiedere a gran voce che venga difeso il loro Futuro. Lungi dal presentarsi a mani vuote, i giovani attivisti hanno redatto un vero e proprio programma per la decarbonizzazione del paese. I suoi punti e le richieste di Fridays For Future sono consultabili qui.

Il documento porta la firma di venticinque scienziati di primo livello che non hanno esitato a mettere a disposizione le proprie conoscenze per una causa di primaria importanza come quella climatica.

Extinction Rebellion torna in strada. Azione anche di fronte agli Stati Generali

Non che ci fosse bisogno di specificarlo, ma neanche Extinction Rebellion ha esitato a ripopolare strade per chiedere a gran voce che la ripresa post CoronaVirus abbia come priorità la tanto agognata transizione ecologica.

In Inghilterra, dove il movimento è nato, gli attivisti di XR hanno dato il via a tantissime proteste sparse per tutto il paese. La stessa cosa è accaduta la scorsa domenica a Berlino, dove un corteo ha popolato le strade della capitale tedesca.

Ma anche la sezione italiana, dove il movimento sta faticando un po’ di più rispetto ad altri paesi ad acquisire adepti, la risposta dei “ribelli” agli Stati Generali non si è fatta attendere. Il luogo è sempre lo stesso, Villa Pamphili, ma la performance è particolarmente creativa. 30 sagome coperte da un lenzuolo, con segnati i nomi di persone morte a causa del degrado ambientale cui stiamo assistendo, sono comparse nel giardino. Un’immagine forte che, però, comunica in maniera piuttosto chiara l’urgenza della crisi climatica. Già oggi delle persone stanno morendo a causa del riscaldamento globale che, se non verrà arginato, continuerà a mietere vittime anche nel futuro e con numeri che saranno sempre più preoccupanti.

Gli Stati Generali della Green Economy

L’ultima iniziativa che vogliamo segnalarvi è quella della Federazione dei Verdi italiani. Il movimento politico che a livello europeo sta vedendo crescere i suoi consensi a dismisura, ha accolto in maniera molto scettica le prime indiscrezioni sulla riunione in atto a Villa Pamphili ed ha deciso di organizzare, la scorsa domenica, un controvertice intitolato “Gli Stati Generali della Green Economy”. Un’iniziativa completamente digitale a cui hanno preso parte le più importanti personalità del panorama ambientalista italiano. L’obiettivo era quello di parlare delle enormi potenzialità di una ripresa post-Covid che mettesse al centro la riconversione verde. Non sono mancate proposte ed idee che, con i soldi del Recovery Fund, sarebbero facilmente attuabili ed in grado di dare risultati tangibili anche in un lasso di tempo abbastanza breve.

Il nostro consiglio

Sostenere la causa ambientalista partecipando a manifestazioni, riunioni e sostenendo i gruppi che stanno combattendo giorno dopo giorno in difesa del nostro futuro è un’attività fondamentale. Sono presenti moltissime delegazioni locali per tutte e tre le realtà sopra riportate. Informatevi su quali siano i più vicini a voi ed unitevi a loro. Oltre ad essere un’occasione per conoscere altre persone che come voi vogliono fare qualcosa di tangibile per combattere la battaglia climatica, potrete entrare in contatto con tante persone desiderose di condividere con voi i loro consigli e le loro conoscenze. In ultimo, che sia chiaro, questa battaglia non si vince dal divano.

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di Luigi Cazzola
Giu 23, 2020
Nato nel 1991 a Fano, laureato in Lingue e Comunicazione. Marketer di professione e diverse esperienze all’estero alle spalle. Da ormai qualche anno ambientalista convinto, a Settembre 2018 arriva la svolta che stava aspettando. Viene selezionato per il “Corso di Giornalismo Ambientale Laura Conti”, dove può finalmente approfondire tematiche relative tanto al giornalismo quanto all’ambiente. Fermamente convinto che la lotta al cambiamento climatico sia la più importante battaglia della sua generazione, decide di mettere le competenze acquisite al servizio di tutti per accrescere la consapevolezza legata a questo tema e fornire consigli pratici per orientare le scelte dei singoli verso un approccio più green grazie ad un consumo più critico e consapevole. Per L’Ecopost si occupa di redazione di contenuti, sviluppo Front-End e comunicazione sui Social Media.

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