“Al clima non servono premi”, ha scritto Greta Thunberg su Instagram dopo aver vinto il premio ambientale di Stoccolma. L’attivista svedese era stata infatti nominata per questo riconoscimento sia dalla Svezia che dalla Norvegia. Martedi 29 ottobre il Nordic Council, ente regionale per la cooperazione interparlamentare, ha annunciato la sua vittoria.
Leggi il nostro articolo: “Il discorso di Greta all’ONU e i numeri della politica”
L’importanza di ascoltare la scienza
Un rappresentante della sedicenne fondatrice del movimento Fridays for Future ha pero’ riferito al consiglio che la giovane Greta avrebbe rifiutato il premio. L’ingente somma di 46.800 euro non ha influenzato la sua decisione. Secondo Greta, infatti, l’ambiente non ha bisogno di premi. “L’unica cosa di cui ha bisogno – si legge nel suo post di Instagram – è che i nostri politici e le persone al potere inizino ad ascoltare la migliore e piu’ recente scienza disponibile.” Rimanendo fedele al suo stile ribelle, ai limiti del rivoluzionario, dopo aver ringraziato il Nordic Council per il premio, Greta ha criticato gli stessi Paesi Nordici per non essere all’altezza della loro grande reputazione sulle questioni climatiche
Nello stesso post di Instagram ha affermato, appunto, che questi paesi “non lesinano su vanti e belle parole . Ma quando si considerano le emissioni e l’impronta ecologica per capita, inclusi i nosti consumi, le nostre importazioni, i voli e le spedizioni, allora e’ tutta un’altra storia.” In Norvegia, ad esempio, il governo ha recentemente rilasciato un numero record di permessi per la ricerca di petrolio e gas. Secondo il WWF, in Svezia le persone conducono uno stile di vita che richiederebbe quattro interi pianeti Terra e lo stesso vale per gli altri Paesi del Nord Europa.
Leggi il nostro articolo: “Oggi e’ l’Overshoot Day: la Terra e’ andata in bancarotta”
Continuiamo a non fare nulla
“L’accordo di Parigi, che tutti i Paesi nordici hanno firmato – continua Greta – si basa pero’ sull’equità, il che significa che i paesi più ricchi dovrebbero aprire la strada a tutti gli altri. Apparteniamo ai paesi che hanno la possibilità di fare di più, eppure continuiamo a non fare praticamente nulla. Quindi, fino a quando non inizieremo ad agire in conformità con ciò che la scienza dice, il che è necessario per limitare l’aumento della temperatura globale al di sotto di 1,5 gradi o addirittura 2 gradi centigradi, I Fridays for Future svedesi scelgono di non accettare il premio ambientale del Nordic Council.“